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La revisione ministeriale è un controllo obbligatorio per legge che tutte le autovetture e i veicoli a motore devono sottoporsi periodicamente per verificare il rispetto degli standard di sicurezza e le emissioni inquinanti, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente nel Paese di immatricolazione. In Italia questa procedura è regolamentata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Durante la revisione, vengono esaminati vari aspetti del veicolo, tra cui:
- l'efficienza dei sistemi di frenatura,
- l'integrità e l'efficacia del sistema di illuminazione e segnalazione,
- lo stato e la funzionalità dei dispositivi di sterzo,
- le condizioni di pneumatici e sospensioni,
- i livelli di emissioni dei gas di scarico,
- la presenza e l'integrità di elementi di sicurezza obbligatori come cinture di sicurezza e triangolo di emergenza.
La revisione va effettuata presso centri autorizzati dall'ente nazionale preposto, che in Italia è la Motorizzazione Civile o centri di controllo privati convenzionati. Una volta superata la revisione, viene apposto sul veicolo un bollino che ne attesta la validità, e viene aggiornato il certificato di circolazione del veicolo.
La prima revisione deve essere effettuata dopo 4 anni dalla data di prima immatricolazione dell'auto e successivamente ogni 2 anni. Per alcuni tipi di veicoli, come quelli ad uso commerciale o di trasporto persone, la frequenza delle revisioni può essere differente.
Superare la revisione ministeriale è essenziale per poter circolare legalmente sulle strade pubbliche. Guidare un veicolo non revisionato o non conforme ai requisiti di sicurezza può comportare sanzioni amministrative, il ritiro della carta di circolazione e, in casi estremi, il sequestro del veicolo.
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